La cosa un po’ strana che sta accadendo in questi giorni è che PEREPEP (poi vi spiego perché manca la é) sta iniziando a vivere di vita propria.
Il progetto e tutto quanto esiste da quasi due anni eppure non ha mai, o meglio non ha ancora, avuto uno spazio davvero suo sul web, un sito, un blog.
Che è proprio questo qui in cui sto scrivendo.
E così accade che apri un blog (dopo anni che non ne aprivi uno nuovo) che è un diario, per raccontare una storia che è iniziata molti mesi prima. Una storia in differita, almeno parziale.
E allora pensi che anche questo blog, come PEREPEP (vedi sopra) è in qualche modo un viaggio nel tempo.
Gli spettacoli viaggiano nelle storie e nelle epoche della musica.
Questo blog, almeno in principio, andrà un po’ avanti e indietro nei miei e nostri ricordi vissuti e raccontati a voce, sugli altri social, eccetera.
E man mano tutto tornerà qui, a casa.
E ora, scusate ma mi rimetto a cercare la E maiuscola con l’accento di là (con la mano indica verso destra).
Quella che mi serve per scrivere correttamente il nome. Che non mi sono ancora abituato a scriverla spesso.
Questa