In questi giorni ho contattato 3 musicisti che non conosco per farmi raccontare la loro musica, il loro genere.
Mi sto trasformando in una specie di segugio. Ogni volta che trovo una traccia, la seguo.
È sempre più chiaro che Perepepé funziona a dovere perché ci metto ogni giorno una curiosità famelica.
Quando faccio uno spettacolo o un laboratorio, io salgo in scena, sul palco o in cattedra, ma nelle settimane precedenti sono io quello sul banco, che legge, studia, guarda, ascolta, confronta, scrive. Per approfondire i segreti di un genere sconosciuto, un personaggio, uno strumento. Nuovi mondi sonori. E perché? Per chi? Per trovare la chiave giusta per raccontarli ai ragazzi.
Che è una grande responsabilità. Un onere e un onore.
È sempre più chiaro che il segreto dell’energia di Perepepé è questo: la mia voglia di tornare a studiare per raccontare. L’onere di portare i ragazzi dentro la musica, tutta, nel modo migliore.