Ora tutto è davvero pronto per iniziare lo spettacolo. Siamo su un palco pieno di onde e perepepesci colorati. Alle nostre spalle lo schermo gigante con i disegni di Tostoini. Alla mia destra Alice con il suo violino, il suo ukulele, la sua voce. Accanto al palco ci sono Suor Bea e Marianna, pronte per andare in scena al momento giusto. Il buon Giacomo è assente giustificato ma è come se fosse qui.
Davanti a me il pianoforte, il microfono e poi la platea.
I bambini seduti a terra sotto il palco. Ognuno con il suo kazoo in mano. I grandi sulle sedie: genitori, turisti, passanti, il vigile.
Alexia al microfono sta finendo di presentarci.
Io sono accucciato dietro al pianoforte per balzar fuori all’improvviso.
Va tutto bene zio, scambio sguardi di intesa con Alice e Roberta, vai e spacca zio. È tutto pronto. So tutto a memoria, ok. Ma do un’ultima occhiata al copione. Che è qui accanto a me sulle assi di legno del palco, ed è aperto a pagina 2. So tutto. Vado.
Le ultime parole di Alexia: “Ecco a voi Perepepé!”
Entro in scena. Lo so a memoria.
E infatti inizio a recitare.
E parto da pagina 2.