Anni fa sul mio primo e indimenticato blog, iniziai a presentare alcuni “Libri con il tasto Play”. Li definivo così perché erano quelli in cui davvero le parole riuscivano a raccontare la musica (mi ricordo questo, indimenticabile su Monk). Poi però gli anni passano – ora viviamo nella fantascienza rispetto al tempo in cui fu scritto quel post – e finisce che nei libri si riesce veramente ad aggiungere un benedetto tasto play. E far sentire la musica in modo dignitoso. Che le renda giustizia insomma, specie quando i libri sono per un pubblico di giovani e giovanissimi.
Sfogliando e ascoltando questo “Le Quattro Stagioni”, mi sono reso conto di quanta ricchezza c’è dentro quell’opera di Vivaldi.
Era già accaduto. Capita ogni volta. Ed è giusto così.
Ecco la recensione uscita su Zero14.
A spasso nelle stagioni
Una bambina e il suo cagnolino vivono una piccola e colorata avventura attraverso le stagioni. Le attraversano in un solo giorno, portando con loro un albero di mele. Incontrano gli elementi più classici di ogni stagione: i colori e i riti dell’autunno, il sole caldo di primavera, un temporale improvviso, un paesaggio innevato.
Ma attenzione: Isabelle e Pickle sono solo i cooprotagonisti di questo libro. Il vero protagonista è nascosto in ogni pagina dentro una piccola nota musicale, con la scritta “Premi qui”.
Il vero protagonista di questa storia è un signore vissuto a Venezia qualche secolo fa che aveva i capelli rossi, suonava il violino e scrisse alcune delle musiche più belle del suo tempo (e di tutti i tempi). Il vero protagonista del viaggio di Isabelle e Pickle è Antonio Vivaldi, l’uomo che ha dato un suono alle stagioni. La musica “a programma” è quella che, senza usare parole, racconta una storia. L’esempio più classico è “Pierino e il lupo” di Prokofiev. Vivaldi non raccontò una storia. Fece una cosa diversa e in qualche modo universale: trovò il suono di ogni stagione in cui ognuno di noi può vivere o far vivere una storia. Isabelle e Pickle in fondo siamo noi, basta premere play per viaggiare nel tempo, non solo cronologico stavolta, ma persino in quello atmosferico!
Sì, perché se è vero che ogni musicista nelle sue opere, maneggia il tempo, Antonio Vivaldi è l’unico che maneggia anche il meteo. Provate a chiudere gli occhi e ascoltare l’adagio dell’estate, il 1°movimento: la sentite quest’afa improvvisa? Ecco, appunto. Questo è Vivaldi.
Impreziosito dalle illustrazioni di Jessica Courtney-Tickle, “Le Quattro Stagioni” ha un piccolo utile glossario e una doppia pagina finale dedicata al riascolto e al racconto musicale: e qui ritroviamo gli strumenti che sono ora gocce di pioggia, ora passi nella neve e ora fulmini.
E la resa sonora dei campioni musicali è davvero buona: dimenticate i terribili plin plon dei libri di qualche anno fa. Ora la tecnologia serve anche a mettere il tasto play ai libri.
Quale musica vi viene in mente per prima se pensate a Vivaldi? Naturalmente la primavera. Ecco, sfogliando questo libro scoprirete o riascolterete le altre meno note. E vi sentirete circondati dalla bellezza di quelle melodie, che stanno ovunque intorno a noi. Che fanno parte di noi.
Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi – Il racconto musicale in un giorno
Katie Cotton, Jessica Courtney-Tickle
Giunti Editore
Recensione uscita su Zero14, inserto del sabato di Gazzetta di Modena.
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