Quanta musica c’è in un disegno? Quanto rumore ci può stare in un silent book? Quale ritmo invisibile fa muovere i personaggi? Perché mentre sfogliamo un albo, iniziamo a battere il piede a tempo?
Sono le domande che ci poniamo di fronte a “Balera”, di Alessandro Sanna – tre volte Premio Andersen – una straordinaria storia di balli e di amori a ritmo di musica.
Edito nel 2012 da Logos, “Balera” è sostanzialmente un silent book. Non c’è una sola parola, non un fumetto, solo illustrazione.
Al centro c’è appunto la sala da ballo tipica della provincia italiana, quella del liscio, per intenderci. I personaggi sono i frequentatori di una balera e vengono raccontati dal mattino a tarda notte, dal momento in cui iniziano a prepararsi (gli uomini allo specchio, le donne dal parrucchiere) per la serata danzereccia, fino alla sua conclusione.
Il fulcro della storia sono poi proprio i balli, che accoppiano in modo curioso, complementare, sconclusionato i tipi umani più diversi, con effetti romantici, comici, maliziosi.
Non è difficile immaginare la colonna sonora: dal ballo del mattone, al twist, dalla mazurca a un tango e assai probabilmente tanto revival anni ’60.
Alcune delle coppie che si formano vengono seguite poi anche nella notte sino agli esiti – canonici, artistici, consolatori – talvolta imprevedibili (o tragici) dei loro amori.
La meraviglia e l’incanto del lettore sono tutti per la grazia con cui Sanna costruisce i personaggi e li fa muovere, vivere e ballare con agilità. Graficamente, un tratto multiplo che lascia diversi segni paralleli, come fosse un pettine funge da trait d’union per costruire ogni corpo e oggetto. Il resto lo fa la capacità di Sanna di scolpire i tipi umani più diversi e farli vivere nello stesso ambiente: un il luogo democratico e generalista della balera, che diventa un grande zoo di mammiferi da ballo, con acconciature, stili, colori e movenze i più diversi tra loro.
Nel libro appare un solo violino. Ma il ritmo e la musica sono in ogni pagina. Per questo state battendo il piede.
Balera
Alessandro Sanna
Logos, 2012, 17 €
Recensione uscita su Zero14, inserto del sabato di Gazzetta di Modena.
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