Igudesman & Joo: la musical classica con tanto humor

Perepepé Igudesman Joo

Loro si chiamano Igudesman & Joo e chi ancora pensa che la musica classica possa suonare noiosa, accademica e poco divertente non ha ancora visto un loro spettacolo. E per rendersene conto non occorre inseguirli nei loro tour in giro per il mondo o aspettarli in una sala da concerto italiana. È sufficiente una connessione per trovarli su YouTube (dove hanno ormai decine di milioni di visualizzazioni) e sui social network. Quindi non ci sono scuse: andate a vedere cosa combinano questi due eccellenti musicisti classici che hanno deciso di mettere il loro talento al servizio della divulgazione.
Alexej Igudesman, il violinista di origine russa, è uno straordinario clown che padroneggia la mimica facciale quanto le corde del suo strumento. L’anglo-coreano Richard Hyung-ki Joo è la sua esatta controparte al pianoforte. 

I due hanno creato un genere nuovo che mescola la grande tradizione classica con la cultura pop, con un’abbondante aggiunta di energia e di irrefrenabile comicità. 

E l’élite della musica classica internazionale ha accolto il loro messaggio e li ospita nei più grandi teatri. Igudesman & Joo si sono esibiti con la New York Philharmonic, con la Chicago Symphony Orchestra e con solisti come Victoria Mullova, Joshua Bell, Gidon Kremer e molti altri.
Il loro spettacolo “A little nightmare music” rivisita Mozart, Bach e Strauss in modo inatteso e surreale attingendo a piene mani alla comicità stralunata dei Monty Python e dei Fratelli Marx. Questi ultimi però non suonavano. La formula vincente di Igudesman & Joo si basa invece su talenti purissimi e su anni di sudatissimo studio. Solo chi conosce perfettamente uno stile può decidere di omaggiarlo… dissacrandolo e immergendolo nella cultura popolare. Il loro gioco corre su un equilibrio delicatissimo: perché se da un lato la comicità è una cosa serissima, dall’altro proprio in quella musica che in tanti ancora trovano troppo seriosa, ci sono pagine di grande comicità e umorismo.
E il punto di incontro tra i due universi, il pop e la classica, sta sempre nella immediata riconoscibilità e cantabilità delle melodie. Perché non dimentichiamoci che le arie di Mozart, un tempo si fischiettavano per strada, come oggi una qualunque canzone da hit parade, poniamo di Gloria Gaynor. Per questo siamo certi che quando Igudesman & Joo suonano “I Will Survive” a modo loro, stanno facendo sorridere (e a volte persino ballare) le buonanime di Mozart, Bach e persino quel “musone” di Ludwig van Beethoven.

Recensione uscita su Zero14, inserto del sabato di Gazzetta di Modena.
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